Il poliziesco italiano doc
La calura estiva di Milano nel giugno del 1937 è una cappa insopportabile che pesa sulla città. Siamo agli sgoccioli e a breve, tra una settimana, prenderà il via il Gran Premio Ippico di San Siro, uno degli appuntamenti sportivi più importanti della stagione milanese e nazionale. A correre saranno alcuni dei migliori purosangue in circolazione, ma favorita sembra essere la “Vergine”, una sconosciuta cavalla americana di proprietà del Barone Verbena del Santo e di sua figlia Verity.
A rendere le cose complicate per il commissario De Vincenzi sono alcuni fatti di sangue legati all’ippodromo e alla “Vergine”: tutti i fantini scelti per portare la “Vergine” alla vittoria sono crudelmente assassinati. Sullo sfondo di una Milano estiva, strani personaggi incrociano le indagini del commissario che, con logica e determinazione, ma anche un bel po’ di follia, arriva alla soluzione che svela un atroce mistero.
L’autore: Augusto De Angelis (Roma 1888 – Como 1944) Incarcerato per antifascismo nel 1943, morì in seguito alle percosse subite durante un’aggressione fascista. Scrittore e giornalista, considerato il “padre nobile” del giallo all’italiana. Protagonista dei suoi romanzi scritti tra il 1935 e 1942 e ambientati a Milano degli anni trenta è il Commissario Carlo De Vincenzi, della Squadra Mobile di piazza San Fedele: “umanissimo come Maigret, romantico come Marlowe, intellettuale come Philo Vance, eppure caparbiamente italiano”.

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