“Il gran segreto del perfezionamento del genero umano è riposto nel problema dell’educazione”.
Queste parole di Kant sono l’espressione del suo pensiero pedagogico: dall’educazione dipende l’avvenire del genere umano, risultando il più efficace strumento del progresso civile.
L’interesse di Kant per le questioni educative è noto (si narra che la lettura dell’Emilio di Rousseau venne fatta con così tanta passione e attenzione da portarlo a sospendere la regolarità delle sue passeggiate quotidiane), e alcuni principi dell’Emilio si ritrovano nel volume per ciò che riguarda la morale, la disciplina e soprattutto l’educazione fisica.
Kant è un “discepolo” indipendente, e che mira e va più alto nel correggere il suo maestro.
Una generazione educa l’altra; e così il progresso dell’educazione va necessariamente unito alla perfezione della natura umana.
Questa è la responsabilità educativa che Kant assume per sé e per le generazioni a venire.
Questo piccolo trattato pedagogico risulta chiaro e di facile lettura, ben più delle “Critiche”; è “popolare” e ricco di informazioni pratiche, non lontano nei principi, da quanto scritto nelle opere più sistematiche.
Alcuni testi inediti di Kant completano il volume dando un’immagine non usuale del grande filosofo tedesco.
La pedagogia