La poesia di Renzo Baldo si presenta come un incessante esercizio della mente volto a ricercare e a tentare di chiarire a se stesso da parte dell’autore. La poesia dell’autore si individua come “poesia pensante”, ricorrendo a una categoria interpretativa che Heidegger ha usato a partire da Holderlin e che nell’età moderna è riferita soprattutto alla poesia di Goethe, in Italia a quella di Leopardi. E’ solo questa poesia pensante che può esprimere la fine dei valori e delle illusioni e quindi lo spaesamento dell’uomo contemporaneo. La poesia di Baldo persegue lo sforzo di presentare pensieri strutturati che non siano manifestazioni sentimentali soggettive e del momento e mira a esprimerli “figurando”. Renzo Baldo è un autore che ha preferito “tenere nel cassetto” molte delle sue produzioni, pur avendo una statura poetica degna dei maggiori poeti moderni e contemporanei. La pubblicazione delle sue opere, con alcune “perle” davvero pregevoli come il Codice Rutiliano, vuole rendere manifesta una poesia “alta”, attratta dalle vicende umane delle quali offre commenti e immagini superlative, impegnata a dare un senso all’umana condizione.